Il colloquio psicologico anamnestico ha come principale finalità quella di indagare i diversi aspetti che caratterizzano la persona ed è una parte fondamentale del colloquio clinico, ma è bene sottolineare che NON È UNA DIAGNOSI, quindi non è una sintesi psicodiagnostica. 

Prima di iniziare qualsiasi intervento di tipo psicologico è previsto (qualora non vi sia già una presa in carico da parte di Psicologo o Neuropsichiatra) un colloquio anamnestico. L’anamnesi comprende una serie di domande di indagine e anche la possibilità di utilizzo di test standardizzati per la valutazione delle varie aree (comportamento, processi cognitivi ecc.). Il colloquio anamnestico che viene svolto, in questo caso, è indirizzato all’analisi del comportamento, dei processi cognitivi, delle opinioni e degli atteggiamenti, dei bisogni e delle motivazioni, dell’interazione sociale, dell’idoneità psicologica a specifici compiti e condizioni per poter valutare così la necessità o meno di un intervento di prevenzione, supporto e sostegno psicologico, abilitazione-riabilitazione, rieducazione funzionale e/o di integrazione sociale, o benessere emotivo-relazionale.

Qualora esista una valutazione anamnestica o psicodiagnostica redatta da Psicologo o Neuropsicologo di riferimento, è necessario mettermi in contatto con lo stesso per poter valutare l’adeguatezza dell’intervento.

L’incontro può essere svolto in presenza e/o online*
(*Gli incontri online sono indicati per quelle persone che per vari motivi non riescono a mantenere continuità nei colloqui in presenza presso lo studio. Utile anche per chi ha difficoltà a spostarsi e quindi preferisce un colloquio online da casa o dallo studio).